Il Manuale d'Illustrazione ha molto da insegnare a scrittori ed editori, oltre che agli artisti. Ciò che Denise Shimabukuro chiarisce nel suo libro-classe è che gli artisti fanno le stesse scelte degli scrittori: quale punto di vista? Come comunicare i tratti/emozioni/pensieri di un personaggio? Che ruolo ha l'ambientazione? Mi concentro su un dettaglio o sul quadro generale? Mi muovo con un ritmo costante o ho un approccio più drammatico?
Chi (cioè io, come scrittore) sapeva che gli artisti considerano che:
-un'inquadratura media "offre la narrazione in terza persona".
- "un'inquadratura bassa può dimostrare vulnerabilità e solitudine".
-che l'illustrazione finale deve trasmettere "risoluzione" e "un senso di chiusura".
Non io. Quando lavoravo a libri che richiedevano note artistiche, in genere pensavo che le note fossero secondarie rispetto alle mie IMPORTANTISSIME parole. Questo manuale mi ha permesso di comprendere meglio le considerazioni di un artista, nonché il linguaggio e il vocabolario dell'arte. Mi ha anche fatto capire con umiltà che i migliori libri illustrati non nascono solo dalle parole di uno scrittore o dai disegni di un artista, ma quando entrambi i flussi creativi si fondono in un flusso narrativo che permette al lettore di prendere il largo.
Leggete e riflettete sul contenuto di questo manuale. Vi renderà uno scrittore più informato e più riflessivo.